La sovrana lettrice
Alan Bennett
“Gli Adelphi”, Adelphi, 2011
Pagg. 102, € 8,00
Cosa succederebbe se, tutt’a un tratto, la regina d’Inghilterra sviluppasse una ‘insana’ passione per la lettura, tale da distoglierla dai suoi doveri ufficiali, o almeno da farglieli compiere con più svogliatezza? E se, per di più, l’amore per i libri le fosse trasmesso non da un alto dignitario di corte, ma da un semplice sguattero di cucina, frequentatore abituale di una biblioteca ambulante, con spiccate preferenze per gli autori gay?
I libri “Noi li abbiamo sempre letti. Solo che ultimamente leggiamo di più”, è costretta a giustificarsi la sovrana. Ma il plurale maiestatis non intimorisce il suo segretario privato Sir Kevin, che da buon neozelandese si preoccupa delle ricadute pratiche del nuovo hobby della regina: cosa ne sarà di una monarchia la cui più alta rappresentante dedica più impegno a portare clandestinamente un libro sulla carrozza reale, che non a salutare il popolo che l’aspetta sfilare sul Mall?
In questo delizioso libro Alan Bennett, storico laureato ad Oxford trasformatosi dal 1960 in scrittore e drammaturgo di successo, mette in scena una Elisabetta II non troppo immaginaria, che affronta con il consueto aplomb britannico ? accompagnata dall’impassibile duca di Edimburgo ? gli eventi scatenati dal suo desiderio di essere, per una volta, una donna normale. Tanto da cercare di realizzare a tutti i costi ciò che ha appuntato sul suo taccuino: “La chiave di volta della felicità è non sentirsi investiti da alcun diritto”.