15 domande a… Annalisa Puglielli
(addetta al marketing internazionale in un’industria farmaceutica, ha raccontato il mondo aziendale in I malamanager)
Quando è nata la tua passione per la scrittura?
Già verso gli otto anni battevo sulla Olivetti Lettera 22, tutta nera, di quando mia madre era giovane. Passavo molto tempo da sola e scrivevo, scrivevo, scrivevo… poesie, racconti… Passavo il tempo e intanto sognavo…
Oltre a scrivere, che lavori hai fatto/ fai?
Ho fatto la traduttrice purtroppo per breve tempo, perché poi sono entrata a tempo pieno in Angelini e ho dovuto smettere perché non riuscivo più a consegnare i lavori entro le scadenze. Lavoro nel marketing internazionale da 20 anni e mi piace molto, faccio il mio lavoro con grande passione.
Quali sono i tuoi modelli letterari?
Non ho avuto modelli… A quattordici anni leggevo contemporaneamente Primo Amore di Turgeniev e Alan Ford. A 20 anni ho letto tutto Somerset Maugham, a 30 anni ho divorato tutto Camilleri e Pennac, dai 40 mi sono cibata delle biografie di donne storicamente importanti… In tutto questo tempo, ogni tre o quattro anni rileggo due o tre libri fondamentali per la mia vita: Cent’anni di Solitudine di Marquez e Il terzo occhio di Lobsang Rampa.
Cosa ti piace leggere?
Quasi tutto, tranne Moccia, Melissa P, Sveva Casati Modigliani e qualche altro…
Il posto e il momento migliore per leggere un libro.
In aereo e prima di dormire. Non posso addormentarmi se non leggo un po’…
L’ultimo libro che hai comprato?
Le braci di Màrai Sàndor.
La tua citazione preferita?
Non vorrei mai fare parte d’un club che accetti tra i suoi iscritti un tipo come me.
La canzone che non ti stanchi mai di ascoltare?
Che Coss’è l’Amor di Vinicio Capossela.
Qual’è il tuo rapporto con la televisione?
Di selezione… L’accendo quando so che c’è qualcosa che mi interessa.
Le tre più grandi invenzioni della storia, secondo te.
I libri, la Musica e il caffè.
C’è un posto del mondo che ti piacerebbe ancora visitare?
Il Potala, palazzo del Dalai Lama in Tibet.
Sei invisibile per un giorno: dove vai?
Non saprei… Forse al mio funerale…
Saresti davvero felice se…
Sono già davvero felice.
Hai ancora qualche sogno nel cassetto?
Tanti… Se non ne avessi più sarei morta.
La tua filosofia della vita, in una frase.
Panta Rei.