“Ci sono infiniti mondi, infinite possibilità, infinite vite. E sono tutte tue.”
Come sarebbe la nostra vita se potessimo viverla davvero in armonia con la nostra essenza più profonda e più vera? Sarebbe, probabilmente, un’esistenza da fiaba. E proprio dalle fiabe, da sempre veicolo di riflessioni sulle azioni umane e sulle loro conseguenze, parte Lara Marzo – già autrice di un breve romanzo e del blog Pensiero distillato – per farci riflettere. Le sue sono Fiabe moderne: non perché siano ambientate ai nostri giorni, ma perché affrontano un tema che, oggi più che mai, è di importanza fondamentale: realizzare se stessi. È possibile farlo? Attraverso i suoi personaggi, che riescono a cambiare il proprio destino – anche quando fanno Malasorte, come Brina, di cognome – l’autrice sembra dirci di sì; ma il cammino verso la felicità non è semplice: è anzi irto di ostacoli, a volte fisici, a volte immateriali, come le convenzioni sociali.
Per ricalcare le orme del padre rigattiere sarebbe dunque vietato a Francesco, il protagonista del racconto Il gran ballo, di seguire la sua vena creativa; come gli sarebbe vietato partecipare a un ballo che non sia quello che per nascita e quartiere gli è stato concesso. Per fortuna Francesco ha solo 17 anni, e ancora tutto può accadere… Ne ha 21 invece Estelle, ragazza della fine degli anni Settanta (la tv a colori è appena arrivata), frenata non dalla società ma dai desideri di sua madre, che non coincidono con i suoi. Estelle ha una vita davanti, e una nonna appena scomparsa a farle da ‘background’: è a lei che si ispira per trovare la sua strada, rendendosi conto che ciascuno fa quel che può, ma deve sempre assumersi le sue responsabilità.
La vita, però, a volte è imprevedibile e ti strappa da lei con la forza impetuosa del mare, che, con “la sua fredda e integerrima imparzialità” elargisce vita e morte “senza malignità né calcolo”. Ha dunque perso ciò a cui teneva di più e vorrebbe andarsene per sempre Tobias Jansen, ma c’è sempre una ragione per non farsi trascinare in giù dal vortice delle onde e della tristezza, e risalire a galla verso un futuro che può riservare un po’ di felicità. E persino Brina Malasorte, a cui è toccata una vita grama senz’altra prospettiva che correre “dal pozzo alla casa, dalla casa all’orto”, e due genitori anziani e gretti che pensano solo a maritarla per i loro calcoli, sogna un domani migliore, e ha il coraggio di andarselo a cercare.
Il viaggio è un percorso di formazione anche per il giovane senza nome – perché potrebbe essere ciascuno di noi – che apre la raccolta di racconti: partito senza meta per trovare la sua essenza di adulto (“qualcosa che ancora andava cercando, che da quando si era messo in viaggio, sentiva di aver appena intravisto”), dopo un lungo peregrinare tra anime erranti “il cui sguardo tradiva una destinazione già tracciata” scopre che diventare uomo significa tentare nuove vie, esplorare ogni possibilità, senza mai delegare ad altri le decisioni davvero importanti. Quel che conta è sapere quand’è il momento di partire, e quando, invece, bisogna ritornare. Dev’essere bello, gli viene detto, lasciarsi tutto alle spalle, essere libero. E in questa libertà che costa, comunque, un sacrificio è forse condensata l’essenza delle Fiabe moderne di Lara Marzo, e il suo invito ad agire: se la quotidianità ci sta scomoda, troviamo il coraggio di cambiarla, anche a costo di rivoluzionarla: solo così saremo veramente liberi, e dunque felici.
Fiabe moderne. Chi è in cerca del proprio destino nulla teme mentre è in cammino, Lara Marzo, 2023.
Altri libri di Lara Marzo: Non tutti i segreti dormono in soffitta, 2023.
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