Lo spazio bianco

Lo spazio bianco - Valeria Parrella

LO SPAZIO BIANCO
Valeria Parrella
Einaudi “Supercoralli”, 2008
Pagg. 120 , € 14.80

Quanto è grande lo spazio che separa un bambino appena nato, sospeso tra la vita la morte, dal futuro dell’uomo o della donna che potrebbe diventare? E’ uno spazio immenso che si dilata nell’attesa, fino a diventare tempo: un tempo che non finisce mai. Proprio come le ore interminabili che Maria, la protagonista di questo primo romanzo di Valeria Parrella, è costretta a trascorrere nella sala di attesa di un ospedale, aspettando di poter vedere Irene, la sua bimba nata prematura.
Giorno dopo giorno, per tre mesi (quelli che Irene avrebbe dovuto trascorrere nella sua pancia), Maria, senza mai perdere le speranze, si reca in ospedale, disposta ad attendere ore pur di poter stare per pochi minuti, tre volte al giorno, accanto alla culletta di sua figlia. Intorno a lei, tante altre mamme che condividono lo stesso “spazio bianco”: quel limbo di attesa e speranza dal quale qualcuna esce con un neonato in braccio, e qualcun’altra con una culletta oscurata da un lenzuolo. Nel microcosmo dell’ospedale, però, non c’è posto per il dolore; anche questo è composto, quasi congelato nella dimensione spazio-temporale dell’incertezza.
“La bambina nascerà sicuramente viva, ma potrebbe morire subito, o sopravvivere con gravi handicap, oppure stare bene, lei lo sa?” Alla domanda del medico Maria prova a rispondere ogni notte, ogni volta in maniera diversa, finché il tempo dell’attesa non si trasformerà nella risposta che Maria non sa, e non vuole, dare.
Con il tocco minimalista che la contraddistingue, Valeria Parrella ci consegna un romanzo lieve e intenso, da non leggere tutto d’un fiato ma da meditare pagina per pagina; un romanzo che, anche se divulgato sul grande schermo (nel film omonimo, la protagonista è interpretata da Margherita Buy), resta un piccolo tesoro da custodire nel privato delle proprie emozioni.

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