Tutto troppo complicato

Tutto troppo complicato

Violante, detta Vivi, è altissima e bionda, fa la fiscalista e la sera di novembre che sta per cambiare la sua vita non ha proprio voglia di uscire. Ma a invitarla è Jeanne, una delle poche persone per cui valga la pena di fare uno sforzo; così, indossata la mise total black d’ordinanza – jeans, dolcevita e stivali a tacco alto – varca la soglia di casa Barbieri pensando che si tratterà di una festa come un’altra. Ma il caso, e la vista dal terrazzo di via Pontaccio, che punta verso un appartamento dove un quadro appare e scompare, la porterà (insieme a Jeanne e a suo fratello Amedeo, come Modigliani) a improvvisarsi detective. Cacciandosi in situazioni sempre più difficili, il terzetto di neo-investigatori – contro il parere della Polizia, nella persona del burbero ispettore Martini – si metterà sulle tracce di un inedito Boccioni dal valore inestimabile, che potrebbe non esistere. Di fronte alle difficoltà, Violante, Amedeo e Jeanne non si arrendono mai e sfruttano tutti i loro atout (le amicizie artistiche della nonna di Amedeo, il contatto con il collezionista d’arte Ghezzi) per giungere alla soluzione del caso.

In questo romanzo, che considera “una vera e propria prova” (riuscita), Anna Premoli racconta con garbo e ironia “una storia diversa, più movimentata e con tanti personaggi”, che fa pensare a tratti al Codice da Vinci e che offre al lettore un’occasione importante: potersi immergere, attraverso la fiction, nel mondo del Futurismo. Anna Premoli ambienta infatti il romanzo nei luoghi di Milano cari a Umberto Boccioni; cita le sue opere e i colleghi futuristi; ci introduce alle aste d’arte e alle collezioni private: quella di Ghezzi non è altro, nella realtà, che la collezione Mattioli, dal 2022 esposta al Museo del Novecento. Ci appassiona, insomma, non solo con la trama avventurosa o con le storie d’amore che vorremmo veder sbocciare tra i personaggi (qui l’autrice ci tiene un po’ in sospeso), ma con il racconto di un’epoca che ha dato un grande contributo all’Arte. Ci rivela, infine, che la storia di Violante, Amedeo, Jeanne e Marco (Martini) potrebbe continuare… L’attendiamo.

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