Mamme, manager, mogli e amanti

Mamme, manager, mogli e amanti - Carla Ferguson Barberini
Mamme, manager, mogli e amanti
Carla Ferguson Barberini
Aliberti Edizioni, “Freestyle”, 2012
Pagg. 112, € 12

Mentre il pupo piange, il cellulare squilla, la vicina bussa con un problema urgente e il marito vuole stirate due camicie. Nel frattempo, l’arrosto nel forno rischia di bruciarsi. O forse no, perché intanto è mancata la corrente. Roba da fare impazzire Wonder Woman? No, solo normale amministrazione. La Superdonna che dovrà affrontare tutto questo non sbuca da un fumetto, dotata di superpoteri: è semplicemente in ogni casa. Sei tu, siamo noi. Divise tra doveri familiari e lavorativi, le donne di oggi vanno avanti strenuamente, senza abbandonare il proprio senso del dovere se non in casi straordinari. A dirci che è giunta l’ora di “mollare le redini” (come preconizzava Laura Doyle nell’ormai lontano 2002) è Carla Ferguson Barberini, nome d’arte di un collettivo di professioniste della comunicazione che, stanche di sottostare al logorio della vita moderna, portano avanti già da un po’ l’idea che il segreto per fare tutto senza impazzire sia… NON fare tutto! Sulle orme del fortunato Il metodo sticazzi – un manuale per “diventare invincibili, lavorare meno e guadagnare di più”, seguito da altri titoli in tema – Mamme, manager, mogli e amanti ribadisce che la felicità consiste nel delegare, e nel trovare del tempo per sé. È così possibile trasformare la giornata tipo di una mamma lavoratrice (16 ore da incubo con partenza alle 6.30 anche nei weekend, corsa a tappe forzate stile Parigi-Dakar e arrivo, o meglio crollo, alle 22.10) in una quotidianità quasi normale, con alcuni consigli ad hoc. Primo fra tutti, farsi aiutare. Che sia da una colf a ore, da un marito volenteroso, dai nonni o dai figli recalcitranti, quel che conta è non essere più l’unico angelo del focolare. Il principio della solidarietà, naturalmente, vale anche in ufficio e più che mai in vacanza. Conquistata almeno in parte la tanto agognata indipendenza, la mamma manager del Duemila può finalmente dedicarsi alla cura del suo aspetto (“ti senti un befanone di sessant’anni quando ne hai a malapena quaranta e potresti essere un fiore”, incitano le autrici), riprendere i contatti con le amiche e riconquistare infine l’intimità di coppia, in modo da sostituire le routinarie conversazioni “Vado a prendere la bimba a scuola, tu chiama l’idraulico” in romantici dialoghi. Possibilmente in camera da letto.