Racconti di Cuba

Racconti di Cuba - Alessandra Riccio

Racconti di Cuba
Alessandra Riccio
Iacobelli, 2011
pp. 128, € 10, ISBN 9788862521284

Paquita la nera stira e inamida indumenti con precisione britannica, nella Cuba degli Anni Cinquanta, per stare al passo con la concorrenza delle lavanderie cinesi. Una bambina angolana, mutilata di un braccio, con l’altro corre ad abbracciare Fidel Castro ogni volta che il lider maximo compare in pubblico. Claudia Grace Uushona viene dalla Namibia, ma è scappata dall’Angola dopo essere sopravvissuta a un massacro, e a Cuba ha trovato una ‘sorella’ e una nuova famiglia. Roberto Fernadez Retamar è nato e vive all’Avana, ma ha attraversato mezzo mondo – Stati Uniti, Messico, Europa – per ampliare i suoi orizzonti culturali e letterari.
Questi, e molti altri, personaggi affiorano con le loro storie variegate nei Racconti di Cuba di Alessandra Riccio, per non essere mai, però, protagonisti, bensì tasselli di un puzzle che, anche grazie a loro, si ricompone pian piano: quello di un’isola dalla popolazione multietnica e dalla storia tormentata, fatta di dittatura e rivoluzione, di povertà economica e di grande ricchezza culturale e artistica; un’isola difficile ma tanto amata dai suoi abitanti che, anche quando sarebbe meglio andarsene, ci ritornano, o ci restano, a vivere.
Come Dulce María Loynaz, che si arrocca nella sua villa fuori del tempo, mentre assiste ai mutamenti che stravolgono il suo Paese, che la ricompenserà infine con il prestigioso Premio Cervantes. O lo storico Eusebio Leal, che ha conseguito master, dottorati, lauree e onorificenze e ha vinto numerosi premi in tutto il mondo, pur di acquisire le competenze necessarie per restituire all’antico splendore il centro antico della sua bella città coloniale, l’Avana, dichiarato dall’Unesco nel 1982 Patrimonio dell’Umanità.
Alessandra Riccio a Cuba ha vissuto, al numero 464 della Calle 11 nel quartiere Vedado, come corrispondente per L’Unità: tre anni in cui ha imparato a conoscere e ad amare le meraviglie e le contraddizioni dell’isola. Oggi le restano i ricordi, ma anche tanti amici che negli anni l’hanno visitata a Napoli, dove ha insegnato Letteratura Spagnola e Ispanoamericana all’Università degli Studi L’Orientale. Traduttrice e critica letteraria di numerosi autori di lingua spagnola (tra cui Ernesto “Che” Guevara); fondatrice, tra le altre, della Società Italiana delle Letterate; direttrice, con Gianni Minà, della rivista Latinoamerica; attenta frequentatrice delle attività del centro culturale cubano Casa de las Americas, Alessandra Riccio non poteva che dare un’impronta letteraria a questa carrellata di storie di vita vera che si leggono come un romanzo: il romanzo di una Cuba svelata finalmente nel suo lato più puro e meno oleografico.