Il manuale del Perfetto Marito

Il manuale del perfetto marito
Il manuale del Perfetto Marito
Elisabetta Belotti, Sesat Edizioni, 2012
Pagg. 125, € 10, € 0,99 ebook, ISBN: 9788897822127, e-ISBN: 9788897822134

Quando le luci della festa si spengono e gli sposi si ritirano, stanchi ma felici, nella loro intimità, per iniziare un nuovo percorso di vita insieme… La conclusione non è, come vi piacerebbe immaginare, “e vissero per sempre felici e contenti”. Dopo che gli invitati vanno a casa e lui e lei restano, finalmente, da soli… È proprio allora che il meglio deve ancora venire.
E non parliamo della prima notte di nozze.
A raccontarci tutti i retroscena della vita matrimoniale qualche anno dopo il fatidico “Sì!” è il divertentissimo manuale di Elisabetta Belotti, blogger, docente, madre e soprattutto moglie. Partendo dal presupposto che l’arte di far durare un matrimonio sia un gioco a due, in cui la prima regola è “conosci il tuo partner”, Elisabetta cataloga, con molto garbo, ironia e impareggiabile capacità di osservazione della natura umana, bel 15 “specie” di marito. Per nulla in via d’estinzione; anzi, molto comuni.
Apre la rassegna il Marito Pignolo (Vir Diligens: ad ogni ‘specie’ è abbinato il suo nome latino): se le avvisaglie durante il fidanzamento non ve lo avranno fatto evitare, può darsi che sia proprio il vostro. Soprattutto se siete delle inguaribili disordinate.
Non vi andrebbe meglio, però, con il Marito Raffinato (Vir Elegans): se siete sopravvissute al viaggio di nozze tra i geyser di Reykjavik e alle serate di cinema alternativo birmano, può darsi che a minare la vostra felicità coniugale sia quel sottile, continuo paragone tra voi e le sue icone della perfezione: Audrey Hepburn e naturalmente Grace Kelly.
Ma non rifugiatevi nel suo opposto, il Marito Trash (Vir becerus et incultus): sia pur diffuso in tutte le classi e ad ogni latitudine, potrebbe crearvi imbarazzo sin dai primi approcci, del tutto privi di cavalleria. Senza contare che il suo ideale femminile resterà sempre un mix tra Valeria Marini e Sabrina Ferilli, con “la compostezza e il sottile umorismo della Sora Lella, la modestia di Simona Ventura e la spontaneità di Barbara D’Urso” – oltre che il look di una cubista di Riccione.
Gli imprevisti non fanno per voi? Potrete sempre rifugiarvi nel Marito Ovvio (Vir Taediosus) o nel Marito Marito (Vir Vir), le cui caratteristiche, rispettivamente, di prevedibilità e di ipocondria-mutismo-mammismo costituiranno una solida base di cui lamentarsi con le altre mogli.
Sì, perché alla fine tutte le tipologie di marito, persino quello Equo e solidale, quello Trendy o quello Sportivo, possono venire a noia anche alle donne più pazienti.
E allora, cosa fare? Per ognuno, saggiamente, Elisabetta propone due alternative: sopprimerlo, o rieducarlo. Per trasformare, ad esempio, un Marito Cinefilo a vostra immagine e somiglianza, si può somministrargli una dozzina di film di impegno decrescente, da Tempi moderni di Chaplin al più tragico Fantozzi. Insomma, qualunque sia la tipologia di marito che vi è capitata, un rimedio c’è sempre.
Senza contare che prevenire si può: alla fine del libro, l’autrice inserisce un utile quiz per l’individuazione del partner; se, dunque, in viaggio di nozze vi ha portate per ville palladiane e poi a Vinitaly e alla sagra dei fagioli di Lamon, si tratta indubbiamente di Marito Gourmet. Per sapere come gestirlo, andate a pagina 27. E se proprio vi ha stufato, potrete sempre liberarvene con una cena a base di junk food.