Un gruppo di allegre signore, 6Alexander McCall Smith, Tea Due, 2008, (1a ed. it. Guanda, 2007)
Pagg. 250, € 8.60, ISBN 978-88-502-1739-7
Precious Ramotswe è una tranquilla signora del Botswana, amante della tranquillità casalinga, madre adottiva di due bambini e moglie felice del miglior meccanico di tutto il paese: il signor JLB Matekoni, marito amabile e devoto. La signora Ramotswe, però, è anche titolare di una delle più importanti agenzie investigative dell’Africa: la Ladies detective Agency n° 1, che conduce con successo insieme alla segretaria Grace Makutsi.
Sullo sfondo di un Botswana incontaminato, oltre che nel territorio, nell’anima ancora ingenua dei suoi personaggi, attaccati a una scala di valori fuori del tempo perché universali (l’onestà a tutti i costi, la correttezza, la sincerità, l’aiuto disinteressato agli altri), i protagonisti del romanzo si muovono con leggerezza, affrontando con la stessa nonchalance sconosciuti che sbucano di sera da sotto un letto, zucche abbandonate di notte fuori la porta di casa, ex mariti che ritornano improvvisamente dal passato, apprendisti meccanici sedotti da donne misteriose, incidenti di vario tipo.
Da brava detective, Precious Ramotswe non si scompone mai; almeno finché non le scompare l’amato, decrepito, furgoncino bianco, cui è affezionata quasi quanto al marito, e non compaiono i fantasmi di un passato rimosso perché troppo doloroso.
Con lo stesso stile “politically correct” dei romanzi dedicati ai casi investigativi di Isabel Dalhousie, Alexander McCall Smith conduce i suoi protagonisti attraverso le loro quotidiane, forse banali, intricate vicende: a risolversi, alla fine, non sarà un solo eclatante caso, ma più casi: in fondo, quelli della vita.