Tango al buio. Dai primi passi al palcoscenico
Bruna Zarini
“Parliamone” n° 15, Iacobelli Editore, 2017, Pagg. 112, € 12,90.
Tutto inizia con una telefonata: «Sono cieco e vorrei imparare il tango, pensa che sia possibile?» Bruna Zarini balla il tango argentino dal 1995 e lo insegna da tanto, ma una richiesta così non le è mai capitata. E, in attesa di poter trovare una risposta, non solo per il suo interlocutore ma soprattutto per se stessa, prende tempo, mentre le emozioni si fanno strada dentro di lei. È possibile, si chiede, trasformare una disciplina prevalentemente ‘visiva’, che si apprende attraverso l’osservazione della postura del corpo, della posizione dei piedi, dell’abbraccio e naturalmente dei passi, in un’arte che si trasmetta senza l’uso della vista? La sfida sarebbe forse troppo difficile da raccogliere, se non fosse che di telefonata ne arriva un’altra. E a questo punto Bruna, insieme all’amica e collega Gaby Mann, decide di dare una risposta ai suoi interrogativi. Come far sentire a proprio agio persone cieche e ipovedenti negli spazi adibiti all’insegnamento? Come ‘mostrare’ in maniera alternativa i movimenti? Mentre l’entusiasmo per una nuova, insolita, avventura professionale cresce in loro, Bruna e Gaby – con l’aiuto di un musicista non vedente e del presidente dell’Unione Italiana Ciechi di Bologna – iniziano a esplorare quello che per loro è ancora un mondo nuovo e che, a uno sguardo esterno, appare “così strano e nello stesso tempo così naturale” da avere ben poco “della tristezza che suscita un handicap”. Superando i cliché che le fanno immaginare dipendenti da cani guida e bastoni bianchi, le persone con disabilità visiva mostrano infatti una grande dignità e una straordinaria capacità di orientarsi e dunque di essere autonome. E, mentre la voce che i non vedenti possano imparare il tango si diffonde e arrivano nuove telefonate, Bruna e Gaby (con l’aiuto di “assistenti” e di “cavie” bendate) progettano e perfezionano un innovativo metodo didattico destinato a cambiare per sempre le loro vite professionali – e anche quelle dei loro allievi. Senza trascurare di provare in prima persona cosa significhi non poter vedere, attraverso l’esperienza ‘illuminante’ e destabilizzante di una “cena al buio”. Dopo tanti preparativi, arriverà finalmente il giorno di inizio dei corsi: sarà il primo passo per confrontarsi con una sfida entusiasmante, destinata a ribaltare tutti i luoghi comuni, e a insegnare più ai maestri che agli allievi.
In questo piccolo e intenso libro, corredato da 27 fotografie in bianco e nero scattate da Gaby Mann durante il lavoro preparatorio, il corso e l’apparizione del gruppo in uno show televisivo, Bruna Zarini riesce a trasmetterci tutta la sua passione per il tango ma soprattutto per la pratica del ballo, inteso come incontro di corpi e di anime al di là dei labili confini, perfettamente superabili, dei limiti fisici. Sorpresa finale, il dvd allegato, registrato all’Istituto per Ciechi Francesco Cavazza di Bologna, che permette di ascoltare, dalla voce dell’attrice Simona Dottori, il testo del libro.