La squola puzza
Luca Strazzullo
“Edificare Universi”, Europa Edizioni, 2016
Pagg. 152, € 13.90
“Mia nonna mi ha sempre detto – Devi amare la scuola! – La scuola, è vero, io non la amo, ma non ho mai incontrato qualcuno che me l’abbia fatta amare”. Questo lo scrissi in un tema di terza elementare! La maestra mi mise “Malissimo” e aggiunge un commento: sei un insolente.
Si apre così, con una sorta di manifesto programmatico di una carriera scolastica ‘alternativa’ (ancora in corso: l’autore ha 16 anni), il libro di Luca Strazzullo, studente liceale generazione 2000 e autore di un libro autobiografico che, sin dal titolo, si mostra irriverente e ironico nei confronti delle istituzioni scolastiche – in verità, anche di quelle familiari. A cominciare dall’accoglienza il primo giorno d’asilo: mollato “in mezzo ad altri 2374854543789 genitori assieme ai loro pargoli” dalla sua “UGP [Unità-Genitoriale-Padre]”, Luca ha il primo impatto con il mondo scolastico, per niente ovattato, attraverso il richiamo imperioso, al profumo di Marlboro, della “famigerata ‘AGNESE LA BIDELLA’”, che diventa seduta stante una dei suoi primi nemici. E non va meglio con le maestre della classe Blu, dove Luca conosce Klaus e Tonx, che diventeranno i suoi migliori amici, ma riceve sul diario la “PRIMA nota nel PRIMISSIMO giorno assoluto di squola”, per essersi, a detta dell’insegnante, rifiutato di colorare una mela. Luca ha così un primo assaggio delle ingiustizie della vita: lui la mela l’aveva colorata, ma non di rosso: di blu. In estate, la gioia infantile di Luca viene turbata da una spiacevole scoperta: la squola continua! Le sue peripezie – descritte dall’autore con un divertentissimo linguaggio giovanile fatto di invenzioni, neologismi ed emoticon – proseguono dunque alle elementari, dove, ritrovata la mitica bidella Agnese, bisogna affrontare tre nuovi nemici: le maestre Gabriella, Filomena e Giuseppina, capaci di passare in un lampo, senza apparente ragione, dalla dolcezza al comportamento di “un malvagio drago alato sputasentenze mortificanti”. E sempre pronte a colpire con le loro punizioni gli alunni, anche quando sono innocenti. A sorpresa, però, a squola un alleato c’è: il temutissimo preside si rivela in realtà un paterno salvatore. Tra compiti in quantità industriale, minacciate sottrazioni di PlayStation, trucchi per cavarsela quando non si è preparati, fiumi di lacrime (quelle dei compagni) e di parole (quelle di Luca, che ogni tanto sfodera tutto il suo coraggio per perorare una giusta causa), anche le scuole elementari si concludono, lasciando Luca con un nuovo terribile interrogativo: che la squola non sia finita lì!
Io la guardai incredulo… – E ora che sono le medie? – Per poi sentirmi dire da Klaus – come??? Non lo sai?!??? ._.