Un anno di Gloria
Alessandra Casella
Salani, “Femminili”, 2001
Pagg. 202, € 10.33
Un po’ Bridget Jones, un po’ la ragazza che tutte noi siamo, Gloria, single poco più che 30enne romantica e pasticciona, lavora come segretaria in un’agenzia di pubblicità e passa le serate sul divano, tra film, barattoli di Nutella, bizzarri manuali di auto-aiuto per donne e telefonate consolatorie con le amiche del cuore, sostituti indispensabili di una mamma Sissy (“Al secolo il suo nome è Assunta, ma fa poco principessa”) svampita e assente, agli Antipodi, con un nuovo marito australiano. Finché non le viene predetto che l’uomo giusto è all’orizzonte. E allora – sorretta dal suo Quadrato Magico di amici (Anna, Cinzia, Daniela e il ‘Divino’ Dario, saltuariamente fidanzato con Mario) – inizierà la sua personale lotta contro i chili di troppo, la collega arrivista Olivia, le rivali in amore e naturalmente la singletudine… Fino a trovare, in tutti i sensi, la vera Gloria, che forse non è quella che gli altri (e lei stessa) si aspettano… Attraverso il diario di un anno di (dis)avventure, con uno stile che interpreta in maniera straordinaria l’autoironia della protagonista e il genere letterario iniziato da Helen Fielding, Alessandra Casella si ricollega, in questo suo primo esperimento di scrittura che apre la strada alla chick lit italiana, alla comicità espressa ne La tv delle ragazze, per regalarci appassionanti momenti di pura evasione.
Sono stata tutto il giorno con una mise da Lola Falana e le antenne al massino, e neanche l’ombra di un uomo bruno all’orizzonte. […] Nada de nada de nada. L’unico uomo bruno che ho incontrato era il vigile che stava per darmi la multa. Multa che, peraltro, sono riuscita a farmi togliere fingendo di essere incinta al secondo mese con una gravidanza a rischio. Alla fine s’è impietosito, e guardandomi la pancia ha detto: «Eh, sì, è già bella grossa!» Forse avrei preferito la multa.