Il viaggio di Felicia

Il viaggio di Felicia

“Perfetto e al tempo stesso agghiacciante”. “Il thriller diventa arte”. Di recensioni entusiastiche da parte della stampa angloamericana (queste ed altre, citate in copertina) Il Viaqgio di Felicia ne ha avute in abbondanza. Meritate: quando il Philadelphia Inquirer scrive che “la suspence psicologica costringe a leggerlo tutto d’ un fiato” effettivamente non mente.
Felicia, la protagonista creata da William Trevor (irlandese della contea di Cork, sei libri al suo attivo dal 1964, di cui uno finalista al Booker Prize) è una ragazza irlandese dall’animo e dalle abitudini semplici, ingenua ed inesperta; ma quando decide di intraprendere il viaggio – probabilmente il primo della sua vita – attraverso l’Inghilterra, alla ricerca del ragazzo che ama e di cui, per un disguido, non ha l’indirizzo, le cose cambiano. Soprattutto quando incontra il Signor Hilditch, un ometto grasso e abitudinario che trascorre la sua vita tra il cibo (anche al lavoro, perché è addetto al servizio catering di una ditta) e ambigue amicizie con ragazze giovani e sole, cui presta volentieri il suo aiuto perché alleviano la sua solitudine.
Non è solo compagnia che il signor Hilditch vuole da Felicia, e dalle altre che l’hanno preceduta. Ma non si affrettino le conclusioni: per conoscere la verità (o meglio per intuirla, grazie agli indizi sparsi nel testo, che trasformano pian piano i dubbi in certezze) bisognerà arrivare alle ultime pagine del libro: ed anche la sua parziale e catartica confessione non scioglierà subito tutti i nodi.
Trevor si sofferma sul personaggio di Hilditch più di quanto faccia con Felicia, che sembra a tratti assumere un ruolo di secondo piano. È lei, però, a chiudere il libro. Se il viaggio dall’Irlanda è stato breve, quello che la attende è sicuramente più lungo: il viaggio alla ricerca di una sè stessa nuova e disincantata, molto diversa dalla fiduciosa ragazza di un tempo. Un viaggio che, lo si capisce, non facilmente avrà termine.

Il viaggio di Felicia, William Trevor, Guanda, 1995, Pagg. 232, € 9