Piccoli principi

Piccoli principi

Piccoli Principi
a cura di Erica Alberti
Samuele Editore, 2011
Pagg. 99, € 13

– Lorenzo, perché non provi a dormire nel tuo letto?
– Sai papà, è che io ho un problema con il buio. Ho paura.

– Piccola, lo sai che oggi è la Festa della Mamma?
– Sì, è il tuo compleanno?
– No, è la Festa della Mamma…
– Ma se è la tua festa allora è il tuo compleanno…

La logica dei bambini è stringente. Nel loro piccolo universo, non c’è spazio per le sovrastrutture: tutto è semplice, immediato, è quel che appare, ma anche ciò che loro vorrebbero che fosse. A raccontarci il mondo come lo vedono, e interpretano, i più piccoli è Samuele Editore, che in questo delizioso libro curato dall’antropologa Erica Alberti ha pensato di raccogliere le frasi più belle e divertenti pronunciate dai bambini fino ai sei anni. Conosciamo, così, l’immaginazione di Samuele (quattro anni), che quando appoggia un cannone su una macchinina crea una sparatobile; o l’affettuosità di Carlotta (tre anni), che ringrazia la mamma che la cambia dicendole “Sei stata molto gentile”, e quando la sente parlare in pubblico esclama: “La mamma ha ragione!” O ancora le certezze di Lorenzo (sei anni), che ha risolto i problemi economici dei genitori perché, se si va al bancomat, “pigi i tasti e i soldi ti sbucano fuori…”. E l’irrefrenabile vivacità di Emma (quattro anni), che incita la mamma a girare nuda per casa perché possa sentirsi “libera”, e quando fa un capriccio poi si mette “in castigo da sola”.
Suddivise per argomenti – frasi buffe e tenere, pensieri, frasi poetiche, sul corpo, sull’amore, su libri e favole, sulla luna, su Dio, sulla morte, su fratelli, sui nonni – le frasi di questi 55 bambini di tutta Italia, da Castellammare di Stabia a Pordenone, offrono innumerevoli spunti di riflessione sulla vita, sull’infanzia e soprattutto sul ruolo di genitori. E può darsi che, dopo la lettura, quando vostro figlio vi chiederà perché non può venire a dormire con voi nel lettone, non ve la caverete con un “Ormai sei grande”: potreste sentirvi rispondere “Ma, allora, perché tu e il babbo che siete grandi dormite insieme e io devo dormire da solo?